non astucciato
55% chardonnay, 35% pinot nero, 10% meunier
Un grande Champagne è prima di tutto un grande vino.
Con questa premessa si presenta la Maison Delamotte, “sorella” di Salon ed anch’essa situata a Le Mesnil-sur-Oger, villaggio Grand Cru della Côte des Blancs. Fondata a Reims nel 1760 da François Delamotte, è la quinta Maison di Champagne in ordine di anzianità.
Solo alla fine del XVIII secolo, Alexandre Delamotte acquista una villetta nel villaggio di Le Mesnil-sur-Oger sotto la quale costruisce le cantine: l’idea è di essere vicino ai fornitori delle uve più preziose, quelle di Chardonnay.
La Maison prospera pur rimanendo di dimensioni contenute (si producono attualmente intorno alle 700.000 bottiglie), conosce due importanti salti di qualità nel 1975 e nel 1988. La prima data coincide con l’arrivo
dell’enologo di Bordeaux Alain Terrier, il quale si occupa di riconcettualizzare lo stile maison profondendo la sua filosofia che vede lo champagne innazitutto come “vino di piacere”. Viene dunque abbandonata la vinificazione in legno per passare all’acciaio, convinto che il vino non debba essere influenzato da alcun aroma estraneo e, quindi, esprimere con la massima purezza e intensità il terroir e la varietà. è il 1988, invece, quando Delamotte si unisce a Salon. Nel 1997 subentra alla direzione delle due aziende “sorelle” l’abile Didier Depond, come ultimo tassello del percorso di crescita delle due Maison.